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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea, poi dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.) e fin da ragazzo frequentatore della montagna, costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

lunedì 25 aprile 2016

--immersioni: "VERDEAZZURRO"


Lungo e gratificante giro lacustre in immersione, dentro l'acqua dalle sfumate tonalità di verde ed azzurro, per continuare ad approfondire la conoscenza di zone appena esplorate.

giovedì 21 aprile 2016

^^montagna: "SIRENTE FIRN FESTIVAL"


Il versante settentrionale del massiccio del Sirente è una lunga bastionata rocciosa di una quindicina di chilometri incisa da una serie di spaccature, goulotte, valloni glaciali e canali.
Il 20 aprile ho risalito quello detto canalone di Monte Canale, trovando una neve perfettamente trasformata (firn), sulla quale dopo è stato uno sfizio assoluto sciarvi sopra.
Il piccolo "dazio" da pagare è, una volta arrivati proprio alla sua base, quello di attraversare un fittissimo ed intricatissimo boschetto nel quale la ramaglia crea una naturale barriera per lo scialpinista che con gli sci dietro lo zaino non poco deve lottare per uscirne fuori.

martedì 19 aprile 2016

^^montagna: "CAMICIA CON MACCHIE D'ERBA"


Sarà per la sua particolare esposizione ed inclinazione ma il Paginone del Monte Camicia, nonostante le temperature più che primaverili di aprile mantine ancora neve, seppur macchiata d'erba, che ci consente di salire in vetta molto bene e scendere poi ancora meglio giù con gran divertimento, in questa bella classica scialpinistica dell'Appennino Abruzzese.

lunedì 11 aprile 2016

--immersioni: "LE ROCCE BIANCHE"


Nonostante il fondale del Lago di Castelgandolfo sia caratterizzato da massi, detriti e sedimenti di origine vulcanica di color nero o marrone molto scuro, in special modo in profondità vaste zone sono ricoperte da un strano e, agli occhi, surreale manto niveo che fa apparire bianche le rocce, molto probabilmente generato da qualche elemento biologico che interagisce con alcune sostanze chimiche particolarmente presenti in quelle acque.
La combinazione di questa bianca sostanza e le alghe di profondità genera sugli scogli sommersi degli insoliti effetti che ricordano lunghe colate di cera di candele. La temperatura dell'acqua alla massima profondità di 66 metri raggiunta in quest'immersione era di 11°, mentre in superficie lo strumento ne misurava 14°.

mercoledì 6 aprile 2016

^^montagna: "FOSSO DEL MONTE"


Sul versante nord del Monte Corvo (massiccio del Gran Sasso d'Italia), si diramano due spettacolari ed ampi valloni: quello del Crivellaro e quello di Fosso del Monte che oggi abbiamo risalito.
Partiti da Prato Selva, guadagnamo quota tra faggete e radure ricoperte di neve che già dai primi metri inizia ad opporci resistenza con la sua consistenza molle a causa dell'alta temperatura. Ogni singolo passo fatto, che inesorabilmente affonderà senza interruzione di continuità per tutte le 9 ore della nostra uscita, ci farà accumulare un quantitativo finale di fatica non indifferente.
Passati per il colle Abetone, raggiungiamo quindi la piccola radura di San Pietro a circa 1800 metri da dove pieghiamo a sinistra perdendo quota (andando a destra si va verso il Crivellaro), ad indirizzarci verso il Rifugio del Monte posizionato proprio alla base del Fosso del Monte.
Lungamente risaliamo quest'ampia valle che offre alla vista una montagna aspra fatta di giganteschi gradoni rocciosi che formano larghe cengie ammantate di spesse coltri di neve, e verso la sua fine decisamente pieghiamo a destra a risalire un ripido canale che con un ultimo sforzo ci farà guadagnare la selletta posta immediatamente a sud del così detto Mozzone.
Da questo panoramico punto, su esile cresta, osserviamo da una parte la spettacolare valle risalita, e dall'altra l'altrettanto bel vallone glaciale del Crivellaro.