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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea, dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.) e fin da ragazzo frequentatore della montagna, costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

lunedì 26 maggio 2014

^^montagna: "VETTE D'ARGENTO"


E proviamoci sempre a trovare d'argento non solo vette, ma anche sogni perpetui e lievi.
Scalata sulla via "Vette D'Argento", un canale del versante orientale della Neviera del Sirente, zona La Castellina/Palazzo.

domenica 11 maggio 2014

^^montagna: "SCRIMONE TOUR"

Da un'idea, un progetto, dell'amico Gabriele Di Falco andiamo a ripetere la via del "CANALINO DELLA LUNGA CRESTA", bellissima e poco frequentata salita invernale allo Scrimone della Vetta Occidentale del Corno Grande.
Negli anni '80 questa zona fu meta di sistematica esplorazione alpinistica da parte della cordata Anselmi-Cotichelli che vi aprì diversi itinerari.
Nonostante siamo quasi alla metà di maggio la stagione viaggia con un mese di ritardo, ed oggi con innevamento abbondante e temperature sui 2000 metri non elevate, il fondo tiene bene.
Per un lungo tratto saliamo sul duro solco di un vecchio slavinamento che ci consente di essere abbastanza spediti nel guadagnare la quota.
Arrivati sulla linea di cresta, la vista può spaziare e saziarsi sulla est dell'Intermesoli, sul Pizzo Cefalone e sull'ancora bianchissimo Campo Pericoli.
Effettuiamo la calata nel classico canalone che discendono gli scialpinisti (O.S.A.) per rientrare in Val Maone.


giovedì 1 maggio 2014

--immersioni: "OLTRE AGLI ARCHI: AD UN BIVIO"

Già immergersi agli Archi della Secca di Punta Secca alle Isole Tremiti per un sommozzatore è cosa gratificante.
Infatti, la particolarità è quella di trovarsi ad una cinquantina di metri dal pelo dell'acqua dove gli occhi possono ammirare una maestosa volta sommersa ammantata di gorgonie colorate di giallo e rosso (paramuricea clavata).
Generalmente, arrivati a questo si prende verso l'alto la via della risalita. Più raramente si continua a scendere.
Oggi noi abbiamo scelto nuovamente questa seconda opzione, andando a completare il periplo di questo profondo sperone sommerso capace di regalare scorci mozzafiato (massima profondità raggiunta 76 metri).