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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea, poi dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.) e fin da ragazzo frequentatore della montagna, costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

lunedì 11 novembre 2013

--immersioni: "BIANCOMANTO"

La combinazione di fattori chimici, fisici e biologici presenti nell'acqua di questo lago d'origine vulganica, ha fatto depositare sul suo fondo un ovattato strato bianco che somiglia ad una strana e surreale nevicata sommersa.
Incanalati all'interno di un inciso scivolo ubicato in ben precisa posizione, siamo andati nella zona che offre le maggiori pendenze in assoluto.
Come accade sempre, però, di questa accentuatissima inclinazione non ci si rende conto mentre si va giù.
E' solo quando s'inizia la risalita che con un colpo d'occhio verso l'alto si ha la piena percezione della ripida erta sovrastante.
Nel buio perenne delle quote fonde, oggi a 67 metri, la luce emanata dai nostri illuminatori accendeva il fondo bianco esaltandolo ancor di più con un bel alone chiarissimo e sfumato.
Un guanto stagno del mio compagno d'immersione aveva una perdita, così l'amico si ritrovava per lungo tempo con la mano in ammollo a 10°. Per tale motivo, la sua mano intirizzita, abbiamo iniziato la risalita.
Anche nella zona d'acqua più bassa, ci siamo divertiti trovando l'ennesimo relitto: una "Vespa", sicuramente rubata e gettata tra i flutti perchè mancante totalmente di motore.

sabato 9 novembre 2013

--immersioni: "SECCA PARADISO"

Al largo del versante meridionale dell'Isola di san Domino alle Tremiti, c'è un'elevazione sommersa che ha la sua sommità a circa 37 metri di profondità.
Fino a qualche anno fa nessuno ci si era mai immerso, se ne avevano notizie solo dai pescatori che trovavano nelle maglie delle loro reti salpate remi di gorgonie.
In questa impegnativa e bellissima immersione, scendendo lungo i fianchi di questa secca affondiamo fino a circa 64 metri attraversando una fittissima e coloratissima foresta composta da paramuricee dalla doppia livrea rossa e gialla, arancioni eunicelle, spugne ed alcuni grandi rami di gerardia savaglia (falso corallo).
Un'abbondande decompressione nel blu lungo la sagola del pedagno, è stato il "dazio" da pagare in cambio dello splendido panorama sommerso che abbiamo avuto la fortuna di poter osservare in questo sito davvero poco frequentato, che merita a pieno il nome.